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martedì, Ottobre 22, 2024
Intrattenimento

Biennale Teatro 2024 | Biennale Teatro 2024: Niger et Albus

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“Il mondo è a colori, ma la realtà è in bianco e nero”
Wim Wenders

Programma

All'inizio tutto era in bianco e nero; il contrasto tra il bene e il male, in quell'eterno processo di miglioramento che si potrebbe auspicare per ogni essere umano. Gli opposti mescolati, le trame da intrecciare tra oscurità e luce.
Solo superando questo conflitto l’individuo può avanzare verso un progresso generale. Medioevo o futuro, l'arcangelo Michele contro Satana, siamo governati dalla dicotomia. Trascendere e dominare, sviluppare la spiritualità governando le tendenze materiali, è l'unica via da seguire.

NIGER e ALBUS, in latino per parlare di una lingua morta che ha perso la sua energia vitale, descrive gli opposti, il potere di una spaccatura per ricucire una nuova specificità ben oltre i confini binari logori e anacronistici. Per fare un passo avanti nel cammino verso la realizzazione di sé, NIGER e ALBUS rappresenta la forza di accettare ciò che esiste fuori e dentro di noi, costruendo le basi dell’orgoglio e del rispetto per le differenze che ci contraddistinguono per raggiungere la serenità e un solare disimpegno dai passi feroci di un pianeta che si esprime unicamente mendicando lo sguardo compiaciuto dell’altro.

La propria identità personale non può essere conferita da terzi, perseguendo un transitorio canto di sirene maggioritarie; non può trasformarsi in una maschera dietro la quale perdersi alla ricerca di uno status che soffoca la disperazione di non sapere chi siamo veramente; NIGER e ALBUS significa – dal punto di vista artistico e morale – avere il coraggio di alzare la testa e trascorrere i giorni che ci restano in un'esistenza che inevitabilmente finirà, perseguendo uno stato personale di entusiasmante pienezza e progresso.

NIGER e ALBUS è il labirinto, il percorso inestricabile che ci accompagna per tutto il tempo che ci resta. La capacità di individuare un percorso d'istinto senza affidarsi al buon senso, per evitare di finire esattamente nello stesso punto da cui siamo partiti. Stanchi, sordi, sazi di cibo pessimo, senza sapere perché e cosa cercavamo.

NIGER e ALBUS è lo sforzo della spaccatura, della rivoluzione, della rettitudine lanciatrice di bombe contro il compiacente deserto culturale. Nero, bianco, istruzioni precise, nessuna esitazione, nessun ripensamento.

NIGER e ALBUS, daedalus come purificazione, è la bussola espressiva che utilizziamo per rivendicare l'ascesa di un mondo focoso, mai tiepido; un contrasto, una dualità che crea sconvolgimento facendo cadere i falsi idoli.

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