Negli ultimi anni il mercato è proliferato con nuovi modelli retrò. Il fatto che le prestazioni delle moto in generale abbiano raggiunto livelli molto alti, ma che per molti il lato estetico ed emozionale sia molto più importante nella scelta di un acquisto, ha favorito il successo di questo nuovo genere. Ducati, Moto Guzzi, Honda e tante altre hanno quindi rispolverato modelli storici, reinterpretandoli in chiave moderna. In alcuni casi si tratta di repliche fedeli, con solo migliorie tecniche, altri prendono solo ispirazione da modelli passati per creare qualcosa di nuovoIn questo segmento di mercato Triumph è leader, con una quota vicina al 40% del totale. Una Triumph su tre vendute in Italia appartiene alla famiglia ClassicsIl fascino e la storia del marchio inglese attraggono numerosi clienti dei quattro modelli, Bonneville, T100, Thruxton e Scrambler. E visto il buon successo l'attenzione è massima, ecco perché, con la Gamma 2014beneficiano di una serie di aggiornamenti. Scopriamo il modello Scrambler dell'anno 2014.
Estetica e finiture:
valutazione:
Finiture di pregio e attenzione assoluta ai dettagli
scombinatore nel campo motociclistico, è più una categoria di moto che un modello. Si tratta di modelli stradali, adattati all'uso fuoristrada, da cui il nome, “per confondersi” in realtà significa mescolareCiò che distingue uno scrambler sono principalmente i suoi pneumatici tassellatiIn passato venivano modificati anche i rapporti del cambio e le sospensioni, ma le scrambler moderne sono oggetti che puntano puramente sull'estetica, più che sulle qualità off-road. Triumph trae ispirazione dalla leggendaria TR6 Trophydel 1956, per realizzare la sua Scrambler, nata nel 2006. A dire il vero, già qualche anno prima, più precisamente nel 2002, il compianto Carlo Talamo aveva creato una special, su base Boneville, con esattamente le stesse caratteristiche della futura Scrambler. Il modello originale divenne famoso non solo per i successi nelle competizioni sportive, ma anche per essere utilizzata nel film La grande fuga, guidata da Steve McQueenanche se camuffato da moto da guerra per esigenze di sceneggiatura. Qualcuno potrebbe persino ricordarlo come La moto di Fonzienella famosa serie televisiva Happy Days. La base è la stessa della Bonnevilleil modello più noto della famiglia, opportunamente rivisitato. Ciò che lo contraddistingue, oltre ai pneumatici tassellati, è soprattutto la caratteristica scarico alto con doppio silenziatore sovrapposto, manubrio largo, alto e avanzato, strumentazione dedicata e altre piccole differenze. La sella, ad esempio, è posta ad un'altezza leggermente superiore. La cura dei dettagli è totale, alla ricerca della fedeltà al modello originale. Un chiaro esempio di ciò è falsi carburatori, che in realtà sono solo l'involucro di un moderno sistema di iniezione elettronica del carburanteAnche il bloccasterzo è “vecchio stile”, sul lato destro, con il blocchetto di accensione sul lato opposto e con due chiavi separate. Il modello 2014 presenta alcune novità, principalmente estetiche. I canali e i mozzi dei bellissimi cerchi a raggi, il manubrio, i tubi del radiatore dell'olio e la copertura della pompa freno posteriore diventano neri. Piccole rifiniture che nel complesso le conferiscono un aspetto più aggressivo. Nuove anche la cover marmitta in metallo e la sella con il logo impresso in rilievo. L'ultima novità è rappresentata dalla disponibilità di due nuove colorazioni: Matt Pacific Blue e l'accoppiata Lunar Silver – Diablo Red. È proprio questa la tinta dell'esemplare in prova.
Motore e prestazioni:
valutazione:
Il bicilindrico da 865 cc ha molta coppia fin dai bassi regimi
Sebbene sia fondamentalmente lo stesso motore, qui ha un suono diverso dalla BonnevilleLa differenza è data da diversa sfasatura, 270° e non 360°. borbotta al minimo e fa rumore al rilascio sono il suo marchio di fabbrica. Anche le prestazioni sono diverse. La Scrambler è volutamente più furba, con 59 cavalli, 8 in meno della Bonneville, ma a 6.800 giri/min, contro i 7.500. Là paioin particolare, è già disponibile a bassi regimi. Il 90% dei 68 Nm di coppia massima, espressi a 4.750 giri/min, vengono erogati già a partire da 2.500 giri/minGrazie quindi all'eccellente Cambio a 5 marcetutto abbastanza chiudere insiemela Scrambler è sempre pronta e ha una ripresa più che discreta. Il motore è un bicilindrico parallelo con raffreddamento ad aria e radiatore dell'olio, 4 valvole per cilindro e un moderno sistema di alimentazione a iniezione sequenziale multipoint, con i corpi farfallati camuffati da una struttura metallica che riproduce gli “storici” carburatori a doppio corpo. Il silenziatore è un altro particolare che lo contraddistingue, nel bene dal punto di vista estetico, e nel male, con una sua un gran caldo che ti costringe a muovere la gamba destra allargandolase non volete lasciarlo cuocere lentamente sulle paratie, che impediscono di scottarvi, ma trattengono solo una parte del calore.
Guida e maneggevolezza:
valutazione:
Molto facile da guidare, ti fa venir voglia di godertela in relax, senza fretta
La Scrambler è una motocicletta molto gestibile, È molto facile da guidare ed è leggero anche nelle manovre da fermo e nel traffico cittadinoma con uno posizione di guida particolaresoprattutto a causa del manubrio largo e molto avanzato, che ti obbliga a tenere le braccia piuttosto dritte inoltrare. Si guida in relaxla parola chiave è non avere fretta, per poterla godere fino in fondo. La sella è fantastica, morbida e comoda, anche per il passeggero. Il telaio è a culla in tubi di acciaio, il forcellone posteriore a doppia culla abbinato ai bellissimi ammortizzatori con molle cromate regolabili nel precarico, la forcella è sempre una Kayaba, con steli dritti da 41mm e tappi in gomma neri, dal look retrò. L'impianto frenante è tutto Nissin, con un disco da 310 mm davanti e uno da 255 davanti, le pinze sono entrambe a due pistoncini. Niente ABS, nemmeno a richiesta. La bellissimi cerchi a raggi, 19 davanti e 17 dietrohanno pneumatici tassellati, le ali da trail Bridgestone fortunatamente Sono Ma abbastanza confortevole anche se usato su asfalto. Le misure sono rispettivamente 100/90 e 130/80. Anche se non si vede nella guida, la Scrambler non è da meno, con un peso a vuoto di 230 kg. Nell'uso extraurbano la ciclistica fa il suo dovere e ci si può anche divertire un po', senza esagerare però, perché in piega le gomme, pur mantenendo una buona tenuta, fanno sentire i loro limiti. La Scrambler monta gomme tassellate e il posteriore, per mantenere il look retrò, è ancora un 130 molto stretto.
Prezzo e consumo:
valutazione:
Prezzo quotato a 9.550 euro, un bel po', ma giustificato dalla qualità
La qualità e l'attenzione ai dettagli paganoIl prezzo di più 9.500 € è quindi giustificato, ma non di poca importanza. Contro la stabilità del valore nel tempo è ottimacosì come sono molto buone le notizie che giungono dal fronte dei costi di gestione e dei consumi. Infatti, il sistema di iniezione carburante garantisce distanze con un litro nell'ordine dei 20 km e oltre. Dal punto di vista della manutenzione, la Scrambler è una moto semplice e abbastanza economicache non richiede interventi frequenti e costosi.
PRO E CONTRO
Ci piace:
Estetica riuscita e piacevole, ideale per sfoggiare un aperitivo e per goderselo grazie ad una guida facile e rilassante
Non ci piace:
Non ha nemmeno un gancio per attaccare il casco e spazio per i documenti
Triumph Scrambler 900 MY 2014: la pagella di Motorionline
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