Con BYD SEAL U la gamma del produttore cinese cresce, andando ad affiancare alla versione berlina, la Sealanche il modello SUV che inevitabilmente andrà a scontrarsi con quella che è stata l'auto più venduta in Europa, la Model Y. BYD Seal U è infatti un SUV di segmento D, per questo guarda a chi cerca un'auto elettrica di dimensioni importanti visti i suoi 4,78 metri di lunghezza con un passo di 2,76 metri.
La strategia di lancio prevede l'offerta di due allestimenti, Comfort con batteria da 71,8 kWh e Design con 87 kWh. Il motore, però, per entrambe le versioni è sempre lo stesso e la SEAL U si accontenta di 217 cv (160 kW) , con una coppia tra i 310 e 330 Nm a seconda della batteria. Niente di estremo, quindi, specie se consideriamo che l'auto deve portarsi dietro più di 2 tonnellate.
SCHEDA TECNICA BYD SEAL U
- Motore: anteriore, motore elettrico sincrono a magneti permanenti.
- Potenza: 160 kW/217 cv e 310/330 Nm
- 0-100 chilometri all'ora: 9,3 s (Comfort), 9,6 s (Design)
- Velocità massima: 175 chilometri all'ora
- Batteria: 71,8 kWh (Comfort), 87 kWh (Design), entrambe LFP “Blade Battery”
- Sospensioni anteriori: MacPherson
- Sospensioni posteriori: indipendenti, multilink
- Raggio dello sterzo: 5,5 metri
- Pneumatici:R19
- Freni: dischi ventilati
- Peso vuoto: 2.020-2.147 kg
- Bagagliaio min/max: 552 – 1.440 litri
- Frunk (bagagliaio anteriore): no
- Lunghezza: 4.785 mm
- Larghezza: 1.890 mm
- Altezza: 1.668 mm
- Passo: 2.765 mm
- CD: 0,32
- Ricarica: AC 11 kW, DC 115 kw (batteria da 71,8 kWh) o 140 kW (batteria da 87 kWh)
- Pompa di calore: sì, di serie
- Da veicolo a carico? sì, 3 kW in uscita e di serie
- Autonomia dichiarata (WLTP): 420 km (Comfort) – 500 km (Design)
- Consumi dichiarati (WLTP): 19,9 kWh/100 km (ciclo combinato WLTP, Comfort) – 20,5 kWh/100 km (ciclo combinato WLPT, Design)
VIENI VA? PROVA SU STRADA
L'impostazione di BYD SEAL U è chiara fin da subito: si tratta di un SUV molto spazioso, con tantissima luce in altezza anche per la testa degli occupanti più alti che trovano spazio e agio sia davanti, sia dietro. Il bilanciamento tra passo, 2,76 metri, e bagaglioio, 552 litri, è quello giusto per ripristinare un'esperienza a tutto tondo rispetto al solito “vizietto” dei cinesi di sacrificare lo spazio di carico a vantaggio della necessità di creare un enorme salotto nella seconda fila dei sedili.
All'interno dei 4,78 metri di lunghezza, che non sono certo pochi e richiedono uno spazio adeguato per parcheggiare l'auto, BYD SEAL U propone una suddivisione molto vicina ai gusti europei.
La guidabilità, complice anche una carrozzeria marcatamente da crossover che si sviluppa 5 centimetri più in alto di una Model Y, sorge quando vogliamo portare l'auto al limite. Il motore è uno, la scelta è quella della trazione anteriore (ma arriva anche una 4×4 visto che la piattaforma lo consente), e la taratura delle sospensioni è morbida.
Ottimo l'assorbimento, ottimo il comfort acustico, mediocre la risposta del telaio nelle curve strette e nel misto dove il rollio si fa presente. In alcune situazioni l'ho sentito addirittura io stesso da conducente e, di solito, il conducente lo percepisce in maniera più ridotta rispetto al passeggero perché il suo corpo, inconsciamente, si prepara a contrastarlo e perché è “ancorato” al volante con le braccia .
Riguardo alle prestazioni, l'unità elettrica da 217 cv scarica rapida a terra la coppia di 330 Nm, e su questo punto forse servirebbe una messa a punto nella curva del “gas” come fatto sulla nuova Kona, per evitare quel comportamento aggressivo e “mangia gomme”. A meno che non siate fan di un'erogazione brutale, ma occhio allo sterzo che non è direttissimo: essendo abbastanza demoltiplicato vi richiede più movimenti, e un'affondo sull'acceleratore con ruote leggermente storte si fa sentire in termini di sterzo di coppia.
Il torque steer è l'influenza, tipica delle auto a trazione anteriore dotata di un propulsore brillante in termini di prestazioni, della coppia del motore sullo sterzo. L'auto ci “tira” da una parte e dobbiamo essere rapidi nell'intervenire per contrastarlo. Il comportamento, comunque, si mitiga facilmente anche senza essere dei piloti, basta dosare il gas inizialmente, scegliere una mappatura più tranquilla oppure mollare il gas immediatamente.
RICARICA E CONSUMI
Per le opzioni di ricarica BYD si è mantenuta con lo standard da 11 kW in AC (corrente alternata), mentre in corrente continua, presso una colonnina rapida in DC, ci sono due picchi a seconda della batteria utilizzata.
Quella da 71,8 kWh negozia, tramite il BMS di bordo, un picco massimo di 115 kW con le colonnine che supportano potenza pari o superiori, mentre la batteria da 87 kWh arriva fino ad un picco di 140 kW. Sarà però importante vedere la curva di ricarica per capire se il lavoro svolto nella gestione termica del pacco batterie è di buon livello o meno, e per questo l'appuntamento ea test successivi. Per entrambe, il produttore dichiara un tempo di ricarica dal 10 all'80% di 42/43 minuti.
Lo stesso vale per i consumi: il primo contatto ha visto un percorso misto con una parte di autostrada, ma a limiti più bassi dei classici 130 km/h italiani, un'arrampicata sui monti tra strade urbane ed extra-urbane senza mai troppo spazio per sciogliere i muscoli del motore e una tranquilla strada costiera lungo l'oceano.
In questa situazione la BYD SEAL U ha fatto registrare un consumo medio di 18 kWh / 100 km. Trattandosi però della prima prova dinamica, è chiaro che le condizioni di test reali per i consumi saranno possibili solo durante un test più lungo.
PREZZO, ALLESTIMENTI E INCENTIVI
BYD non si schioda dalla strategia, specie per le top di gamma, del tutto di serie. L'elenco della dotazione delle due versioni, la Comfort e la Design, lo dimostra. Silla Comfort si parte con luci Full LED, fendinebbia, portellone del bagaglioio elettrico, cerchi in lega bi-color, specchietti elettrici regolabili, ripiegabili e riscaldabili, vetri oscurati, interni in pelle vegana, volante riscaldato, sedili ventilati e riscaldati con regolazioni elettriche (8 vie per il conducente, 4 vie per il passeggero anteriore), clima automatico bi-zona, display da 12,3″ per la strumentazione e display rotante per l'infotainment e via dicendo. Immancabili i vari ADAS (Livello 2) incluso l'assistente al cambio di corsia.
La Progetto ha qualcosa in più: luce ambientale multicolore, sistema di purificazione dai PM2.5, lo schermo rotante più grande (15,6″ al posto dei 12,8″ della Comfort), un impianto audio più potente (l'Infinity da 10 altoparlanti) e l'Head-up display. Qui abbiamo anche la videocamera a 360° ei fari adattivi di serie.
Entrambe le auto hanno una garanzia di 6 anni e 150.000 chilometricontro 8 anni e 200.000 chilometri sulle batterie (al 70% della capacità) e sul motore elettrico.
BYD Sigillo U può usufruire degli incentivi? Sì, ma solo con la versione Comfort. Questi sono i prezzi con inclusa la messa su strada per il mercato italiano:
- BYD SEAL U Comfort (71,8 kWh): 42.890€
- BYD SEAL U Design (87 kWh): 45.890€
Gli ordini partono da aprile. I primi clienti potranno avere il nuovo SUV nel giro di un paio di mesi grazie agli stock europei. Chi arriverà dopo dovrà attendere le nuove consegne dalla Cina. Si parla quindi di 5-6 mesi di attesa. Tutti i colori sono standard tranne rosso imperatore che è a pagamento.
Entrambe sono a trazione anteriore e la differenza la fa, sostanzialmente, la batteria: la Comfort da 71,8 kWh si ferma a 115 kW in DC e ha una potenza di scarica leggermente inferiore che influisce su coppia e accelerazione del motore, da 160 kW per tutte e due ma limitato a 310 Nm sulla versione d'ingresso. La Design da 87 kWh arriva a 140 kW di picco in ricarica ea 330 Nm di coppia per quanto riguarda il propulsore.
[Aggiornato 18/04/2024 con i prezzi italiani)
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