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Cassino, Riapre il museo Storico. Rinnovamento e tecnologia

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I l museo storico, completamente rinnovato, riapre e rilancia la propria azione di racconto della memoria. E lo fa proprio in occasione degli 80 anni dalla distruzione di Cassino e di Montecassino. Un “racconto” di quelle tragedie che si sono consumate sul territorio cassinate, di uno sfregio alla città e alla sua abbazia, di un devastante bombardamento che ha polverizzato case e certezze. Tutto è stato azzerato, tranne la speranza. Quella di poter e saper rinascere con i lutti nel cuore. E ora il museo non solo ripercorre le vicissitudini che hanno insanguinato la terra martire ma abbatte anche le barriere fisiche e mentali e si apre al mondo: sarà visitabile in 6 lingue, oltre a tutta una serie di innovazioni tecnologiche che lo hanno reso all'avanguardia . Poco noioso ma originale nei suoi percorsi fatti anche di immagini, luci e riproduzioni.

L'originalità
La superficie allestita è di 800 metri quadrati di cui 120 di “grandi schermi”, 10 chilometri di cavi, 22 monitor e 32 lettori dvd, poi 7 videoproiettori, 8 sistemi di programmazione audio-video, 65 casse audio, 280 sorgenti luminose, più un teatro ottico. Questa è la realtà fisica che si è inaugurata ieri nella tarda mattinata con un pubblico delle grandi occasioni.

Gli interventi
«È un luogo che vuole essere valorizzato e rilanciato ancora di più», nelle parole dell'assessore alla Cultura Danilo Grossi, che ha sottolineato un altro elemento tecnico: «Siamo orgogliosi perché qualche giorno fa c'era la chiusura ufficiale dei lavori e oggi, invece, lo stiamo già inaugurando». Un appalto che si è concluso con anticipo anche nelle parole del sindaco Enzo Salera: «Tempi record nel rispetto della dead line del Pnrr. Non potevamo consentire di perdere fondi così importanti senza lavorare con grande serietà e celerità». Con un sentito grazie alla responsabile dell'ufficio Cultura del Comune, Grazia Tomasso, che ha lavorato con abnegazione totale.
«Questo è un luogo di cultura e di memoria. Quando ci siamo insediati era chiuso», aggiunge Salera togliendosi pure un sassolino dalle scarpe. «Qualcuno ci ha contestato perché stavamo spendendo soldi per la cultura invece che le buche, ad esempio. Beh, per noi è stato importante anche riattivare questo splendido luogo nella nostra terra». Sì perché un posto così suggestivo e quasi raro potrà attirare tanti visitatori e dare a Cassino quel percorso di memoria che merita.

Il percorso
Loro invece, la società Bitmovies srl, presente ieri, ha già collaborato con l'officina Rambaldi nel 2005 alla creazione di un museo già allora rivoluzionario.
«Oggi abbiamo avuto di nuovo la possibilità di metterci alla prova con strumenti all'avanguardia
L'Historiale di Cassino aveva rappresentato un modello già innovativo all'epoca, la sfida di Cassino fu proprio quella di raccontare una storia con un linguaggio più “giovanile”, forse fu il primo così tecnologico in Italia.
Oggi ha ancora questo primato. È giovane e fresco. E siamo riusciti a vincere la più grande sfida: abbattere le barriere strutturali e quelle cognitive», ha spiegato Mariano Izzo, amministratore unico della Bitmovies srl. Ora, oltre a godersi un avamposto di conoscenza, per i cittadini ci saranno anche una serie di iniziative per ricordare Carlo Rambaldi, tre volte premio Oscar, come annunciato da Gaetano De Angeli Curtis, storico e presidente del Cdsc. E questo scrigno di memoria potrà “viaggiare” in tutto il mondo.

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